Fonte: Alimentazione Naturale edizione RIZA
Inizia subito, prima che il caldo diventi troppo intenso: così previeni gambe gonfie e pesanti, vene varicose e anche la ritenzione idrica
Con la consulenza di MONICA BINELLO, biologa nutrizionista
Il sangue ha il compito di trasportare ossigeno, ormoni e nutrienti in ogni parte del corpo, a tutti gli organi.
Per questo il sistema circolatorio, “l’autostrada” su cui viaggiano questi elementi vitali, è così esteso e diramato: deve arrivare ovunque.
Non ci sono solo le grandi vene e arterie, ma soprattutto una miriade di piccoli vasi sanguigni, minuscole ramificazioni venose e capillari che nell’insieme prendono il nome di microcircolazione.
Non farti ingannare dal nome: sarà anche “micro”, ma la sua importanza è enorme.
Un sistema da tenere in forma
Potresti avere l’impressione che la circolazione e la microcircolazione siano sistemi che funzionano indipendentemente da noi.
Possiamo mangiare ciò che vogliamo: il sangue continua a scorrere. In realtà il nostro stile di vita ha un peso importante, e ci sono altri fattori che possono peggiorare il quadro. Va detto che con l’avanzare dell’età la microcircolazione “perde colpi”, è fisiologico; ma questo progressivo malfunzionamento può essere anticipato o accelerato da una dieta sregolata, dal sovrappeso o, in generale, da uno stile di vita poco salutare. Ecco perché, specialmente se si è oltre la mezza età, è utile sapere quali sono i nutrienti da portare in tavola spesso e le buone abitudini quotidiane per aiutare la microcircolazione a svolgere il suo compito al meglio, prevenendo
il gonfiore agli arti inferiori, gli edemi e i ristagni. (altro…)
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Fonte: Alimentazione Naturale edizione RIZA
TI SERVONO GLI ALIMENTI CHE FAVORISCONO LA FUNZIONALITÀ POLMONARE: COSÌ È PIÙ FACILE ELIMINARE LE TOSSINE PERICOLOSE
Con la consulenza di MONICA BINELLO, biologa nutrizionista
Romanticamente, l’autunno ci fa pensare al fogliame infuocato degli alberi, al confortevole calore di casa, a zucche, melagrane e castagne. Più pragmaticamente, il pensiero corre anche ai primi freddi, all’umidità, ai virus stagionali che minacceranno il benessere delle vie respiratorie.
Oltre che dalle solite influenze, polmoniti e raffreddamenti di questo periodo, i mesi in arrivo saranno caratterizzati dal Covid-19, la malattia causata dal nuovo coronavirus che, come è noto, colpisce il tratto respiratorio inferiore.
Quest’anno più che mai, dunque, è importante favorire la corretta funzionalità polmonare.
Puoi riuscirci anche grazie al l’alimentazione, come spiega la biologa nutrizionista Monica Binello: basta imparare a selezionare i cibi che stimolano il sistema immunitario e che garantiscono l’efficienza dei polmoni.
«La funzione del polmone è quella di far entrare ossigeno ed eliminare tossine, tra cui anidride carbonica, virus e batteri – spiega la nutrizionista.
Se andiamo a favorire questa funzione, automaticamente diventa più facile eliminare gli scarti pericolosi».
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Fonte: Alimentazione Naturale edizione RIZA
LA COLPA DI QUESTA “INTOLLERANZA”, CHE PROVOCA SOPRATTUTTO PROBLEMI INTESTINALI, È DA CERCARE SPESSO IN UN FEGATO AFFATICATO
Può essere difficile individuare subito il problema, ma procedendo per esclusione e affidandoti a test e consulti con esperti, potresti infine arrivare a porti la domanda giusta: sono forse diventato intollerante alle uova?
In realtà, diciamolo subito, il termine intolleranza non è corretto: le uniche intolleranze “ufficiali” sono quelle a glutine e lattosio, in tutti gli altri casi si parla di reazione avversa agli alimenti.
Cambia il nome, ma non la sostanza: l’ingestione dell’alimento in questione – in questo caso l’uovo – causa irregolarità gastrointestinali e altri disturbi e la sua esclusione (temporanea) dalla dieta è la prima soluzione da adottare. (altro…)
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Ingrediente fondamentale della cucina, della pasticceria, della nostra alimentazione. Ha tutte le sue parti, è perfetto, esempio di totipotenza, ma spesso deprezzato: è l’uovo
Per Erri De Luca “Nessuna geometria ha ricavato la formula dell’uovo. Per il cerchio e la sfera c’è il pigreco, ma per la figura perfetta della vita non c’è quadratura”.
L’uovo è una cellula gigante programmata dalla natura e deputata alla trasmissione della vita e anche dal punto di vista nutrizionale è perfetta e possiede tutto ciò che è necessario per lo sviluppo di un essere vivente. Che l’uovo di gallina fornisca grande vitalità e notevole energia è una conclusione a cui giunsero tutte le antiche civiltà tanto che sotto il regno di Carlo Magno venivano accettate le uova dai feudatari come contropartita al pagamento del canone di affitto dei terreni.
All’interno del guscio calcareo è contenuta una membrana che racchiude albume e tuorlo. La dimensione della camera d’aria, che si viene a formare tra il guscio e la membrana, è indice di freschezza: maggiori sono le dimensioni, maggiori sono i giorni trascorsi dalla deposizione. A mano a mano che l’ossigeno atmosferico penetra attraverso il guscio poroso, aumenta il volume della camera e porta l’uovo al galleggiamento se immerso in acqua salata, metodo utile per verificarne la consumabilità.
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Gustose, croccanti e ipocaloriche, le zucchine arricchiscono le pietanze con il loro gusto delicato e al contempo apportano nutrienti preziosi per la salute…
Non importa se siamo celiaci, se ci siamo messi a dieta o se assumiamo qualche farmaco. E neppure se abbiamo l’intestino irritabile o il colesterolo alto. La zucchina è uno dei pochi alimenti che non presenta particolari controindicazioni né comporta il rischio di interazioni metaboliche.
«L’unica cautela va usata in caso di insufficienza renale per il contenuto di sodio e fosforo, sali minerali che un rene in difficoltà può non eliminare correttamente con conseguente accumulo nel sangue e maggiore rischio di ipertensione e problematiche cardiache», spiega la dottoressa Monica Binello, biologa nutrizionista (www.nutrizionebinello.it).
Per il resto, largo alla fantasia in cucina: versatile e saporito, questo ortaggio si presta a molteplici utilizzi, perché può essere grigliato, marinato, farcito, lessato, trifolato, saltato in padella, servito crudo, fritto in pastella o cotto al vapore: è ottimo come antipasto o contorno, nei sughi per pasta o risotti, in zuppe e vellutate, in frittate e sformati, addirittura nei dolci, spesso abbinato al cioccolato.
«Per sfruttarne a pieno le virtù, meglio evitare le cotture prolungate come la bollitura, prediligendo la cottura rapida in padella o la cottura al vapore che permettono di conservare buona parte delle vitamine e dei sali minerali. Se tenera e piccola la zucchina è ottima consumata cruda». (altro…)
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Per rinforzare i legamenti e le articolazioni è importante avere una dieta ricca di proteine nobili e di tutti i cibi che contengono collagene o gli ingredienti necessari perché il corpo lo produca. Accanto a ciò è necessario fare un pieno di vitamine (soprattutto la C e la D), di sali minerali, di antiossidanti e omega 3. Senza dimenticare di fare regolarmente attività fisica scegliendo gli esercizi che rinforzino le strutture di sostegno senza però caricarle eccessivamente.
Cosa sono i legamenti
I legamenti sono cordoni di tessuto connettivo che tengono unite due parti del corpo e si trovano con forme e dimensioni diverse in qualsiasi parte del corpo. In particolare quelli più soggetti a traumi o usura sono quelli delle articolazioni quindi del ginocchio, delle spalle e del polso, della caviglia e dell’anca.
Le sostanze che servono
Ci sono alcune sostanze che sono molto utili sia per la salute dei legamenti, che contribuiscono alla formazione del tessuto connettivo e del collagene, sia per rinforzare le strutture che fungono da sostegno come i muscoli.
*Il primo obiettivo di una dieta mirata per la salute dei legamenti dovrebbe essere quello di introdurre nell’organismo una buona quantità di proteine nobili. «Le proteine ad alto valore biologico provenienti da diverse fonti animali come carne, pesce e uova sono particolarmente utili per la formazione e la riparazione dei muscoli» spiega la dottoressa Monica Binello, biologa esperta in bioterapia nutrizionale.
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Fresco, colorato, goloso ma innocuo? Parliamo del gelato, fra gli alimenti più consumati nel periodo caldo dai “bambini di tutte le età”. Grazie ad una straordinaria tradizione artigianale tutta italiana, le gelaterie sono botteghe di gusto in grado non solo di rinnovarsi ogni anno, ma anche di proporre prodotti di alta qualità e ricerca.
Proprio per le sue caratteristiche organolettiche e nutrizionali, il gelato artigianale va considerato come un cibo alla stregua di quanto preparato per pranzi e cene e deve fare i conti con calorie e valori nutrizionali esattamente come tutto ciò che ingeriamo, anche se il suo aspetto ci sembra così “leggero”.
E allora, d’estate, come comportarci, nutrizionalmente parlando, nei confronti dei gelati?
Abbiamo chiesto qualche consiglio alla dottoressa Monica Binello, biologa nutrizionista. «Il gelato è un gran bell’alimento se prodotto con ingredienti genuini e di altissima qualità – risponde – tanto da poter diventare un validissimo sostituto del pasto, pranzo o cena che sia».
Una buona notizia per chi mangia fuori casa, ad esempio, e ha poco tempo da dedicare al pranzo o alla cena ma allo stesso tempo ha voglia di concedersi una pausa golosa.
«Come pasto sostitutivo consiglio un gelato alle creme – prosegue la dottoressa Binello – perché è un alimento completo in quanto contiene la maggior parte dei principi nutrizionali sufficienti per le esigenze dell’organismo, come zuccheri, proteine e lipidi, nonché vitamine e sali minerali.
Se ne mangia un po’meno rispetto al gelato alla frutta per poter rimanere nel giusto introito calorico, ma con il gelato a base di uova e latte si apporta una quantità e una qualità di nutrienti migliore.
Se poi si scelgono quelli ai gusti di nocciola, pistacchio e mandorla si può sfruttare il beneficio dei nutrienti della frutta secca tra cui i riconosciuti grassi “buoni” omega 3. I gelati alla frutta che spesso si ritengono più “leggeri”, nel loro complesso sono incompleti perché contengono prevalentemente zuccheri che provocano picchi glicemici con azione favorente il deposito di grasso.» (altro…)
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Siamo abituati a pensare alla pelle come a un semplice “rivestimento” del nostro corpo che necessita “solo” di qualche crema cosmetica o di piccoli trattamenti per rimediare all’invecchiamento, all’esposizione prolungata al sole e agli eventi atmosferici.
Invece la pelle ha la stessa importanza degli organi interni quindi sovrintende al buon funzionamento del nostro intero organismo e merita cure appropriate di tipo medico.
A differenza degli altri organi (reni, fegato, cuore etc.) la pelle può essere trattata sia dall’esterno con trattamenti di medicina estetica sia dall’interno mediante una nutrizione adeguata.
Qualora decidiate di prendervi cura della vostra pelle, ad Asti Clinic troverete professionisti qualificati pronti ad aiutarvi.
Il dottor Luca Spaziante, specialista in chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica, è a vostra disposizione per fornire una consulenza personalizzata sui trattamenti medico-estetici più idonei.
Per prolungare gli effetti positivi dei trattamenti estetici è però necessario agire innanzitutto dall’”interno”con una corretta alimentazione.
La dottoressa Monica Binello, biologa nutrizionista dello staff di Asti Clinic saprà prendersi cura della vostra pelle aiutandovi a disintossicare l’organismo
con alimenti e metodi di cottura che stimolino e sostengano adeguatamente l’attività del fegato, suggerendo cibi che favoriscano l’attività renale per un efficiente drenaggio delle tossine. (altro…)
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L’apericena è una bellissima moda che però, se non controllata, potrebbe creare non pochi conflitti in termini di peso e di salute.
Se non si fa attenzione, infatti, si possono ingerire dalle 400 alle 1000 calorie, praticamente più di un terzo del fabbisogno giornaliero di una persona che faccia una moderata attività fisica. E se la “merenda sinoira” era un sano intermezzo di chi aveva ancora davanti qualche ora di duro lavoro, l’apericena di oggi rischia di essere troppo elaborata, dal punto di vista alimentare, e consumata da persone che non avranno modo di smaltire nessuna delle calorie ingerite.
Ma se non vogliamo rinunciarci, impariamo a mangiare e bere le cose giuste.
Qualche consiglio arriva dalla dottoressa Monica Binello, nutrizionista astigiana. «L’aperitivo, di per sè, è una buona abitudine perchè fa partire i processi digestivi preparando l’apparato digerente al pasto che seguirà, cioè la cena – spiega la nutrizionista – ma bisogna fare attenzione a quello che si beve e a quello che si mangia. Sul fronte delle bevande, io consiglio di assumere solo vino, sia esso bianco o rosso, senza spingersi a consumare superalcolici e, comunque, non bere mai a stomaco vuoto».
Le dolenti note arrivano nella scelta delle piccole porzioni di cibo da accompagnare al bicchiere.
«L’ideale è consumare insieme al vino della verdura, comprese le olive che sono il simbolo dell’aperitivo. Vanno bene anche le arachidi. Sì anche a piccole quantità di carboidrati ma è meglio preferire pane semplice rispetto a grissini, focacce, pizzette». (altro…)
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Per gestire il mal di stomaco con l’alimentazione è bene distinguere le diverse tipologie di gastriti.
La gastrite ipersecretiva, si presenta con sintomi che vanno dal bruciore al senso di pesantezza fino alla nausea e all’inappetenza ed è legata ad una eccessiva produzione di acido cloridrico da parte delle cellule antrali dello stomaco. Deriva spesso da cattive abitudini alimentari come l’impiego di alimenti troppo caldi o troppo freddi, dall’abitudine di mangiare in fretta trascurando la corretta masticazione (che è la prima fase della digestione) o dall’abuso di alimenti che per la loro natura compromettono il regolare svuotamento gastrico come l’alcol, alcune spezie, cibi troppo ricchi di grassi o proteine e alimenti molto acidi.
Luogo comune da sfatare è che il rimedio d’urgenza possa essere rappresentato da una sostanza alcalina come il bicarbonato di sodio che può invece diventare la causa dell’evoluzione dell’iperacidità verso forme ulcerative ben più importanti : se il pH acido dello stomaco viene violentemente portato a valori basici si ha uno stimolo alla peristalsi con rapido svuotamento gastrico che genera sollievo immediato, ma si ha per contro uno stimolo alla produzione di acido cloridrico molto intenso per cui si ricrea, peggiorandola, la situazione di partenza.
Sarebbe consigliato piuttosto il consumo di 2-3 cucchiai di succo di limone puro, abbastanza acido per favorire una contrazione che porti allo svuotamento gastrico verso il duodeno dove i bicarbionati prodotti dal pancreas possano riportare il pH a valori normali in modo fisiologico.
Fattore importantissimo nelle patologie gastriche è la modalità di cottura dei cibi che incide nettamente sulla loro digeribilità. (altro…)
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